Storia Segreta del Cinema Russo alla 63. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica

La Storia Segreta del Cinema Russo,è realizzata dalla Mostra in collaborazione con la Fondazione Prada, presieduta da Miuccia Prada e diretta da Germano Celant, e con l’Agenzia Federale per la Cultura e la Cinematografia e Sovexportfilm di Mosca. La sezione di opere riproposte è la continuazione ideale e segue il successo della Storia Segreta del Cinema Italiano nel 2004 e della Storia Segreta del Cinema Asiatico nel 2005.

Il nuovo cantiere di riproposte che la Biennale di Venezia realizza sotto il titolo di Storia Segreta del Cinema Russo, in collaborazione con l?Agenzia Federale per la Cultura e la Cinematografia della Federazione Russa, sarà dedicato ai cineasti di quella realtà e alle loro opere rimaste ?invisibili? o ritornate tali. La 63. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica presenterà 18 sorprendenti titoli, che spaziano dai film portanti per la storia del cinema sovietico ai film condannati a giacere negli archivi, tra cui 10 restauri. Opere e autori di questo cinema popolare d’avanguardia, scarsamente o anche mai conosciute in Italia, verranno presentati da un gruppo di «padrini» d’eccezione, capitanato dal più noto dei registi russi contemporanei, Nikita Mikhalkov, che ha così commentato la presentazione della retrospettiva: ?Come regista, so quanto è difficile trovare un equilibrio fra il cinema del privato e il cinema epico. Attraverso le canzoni il cinema sovietico ha raggiunto questo equilibrio, creando un cinema di immediata efficacia e aprendo la strada alle nuove possibilità stilistiche. L?insieme dei meravigliosi talenti: attori, registi, compositori, è stata e rimane la garanzia del fatto che i film  non invecchiano. Splendide trovate registiche e splendide prove degli attori: prima di tutto, delle dive sovietiche. Insomma, come dice un proverbio russo, meglio vedere una volta che sentire cento volte. Anche se  il sentire cento volte le magiche voci di queste commedie musicali ha scandito la nostra storia??.

All’interno della programmazione verranno messi in risalto i percorsi, segnati da una continua dialettica tra vecchio e nuovo, ortodossia ed eresia, di due registi: Grigorij Aleksandrov e Ivan Pyr’ev. Come data d’arresto della carica innovativa del musical sovietico si è scelto  il 1974, l’anno del film cantato molto «Nouvelle Vague» di Andreij Koncalovskij (un altro dei «padrini» o «testimoni» che saranno presenti alla Mostra per accompagnare la programmazione).

La molteplicità delle proposte estetiche del cinema russo e sovietico sembra oggi dimenticata. Eppure, stimoli fervidissimi al ripensamento di un cinema artistico-commmerciale capace di non rinunciare alla propria intelligenza, e di catturare ugualmente il pubblico, di un cinema popolare che avesse consultato le avanguardie più fervide, ci sono arrivati proprio da quel continente filmico ormai non più frequentato e ancora per larghe zone inesplorato, nonostante le monografie e i festival che l’hanno, negli ultimi venticinque anni, scandagliato (a Pesaro, Venezia e Torino). Sin dai primi anni Trenta (dal viaggio che Ejzenstejn e Aleksandrov fanno a Los Angeles, su invito di Upton Sinclair), il ?Nuovo? nel cinema russo e sovietico ha spesso cullato, insieme al sogno impossibile di far coincidere Hollywood e Mosfil’m, un progetto difeso da cineasti ?fuori norma? innamorati del cinema «puro» e «astratto», che per loro coincideva con il musical. Erano registi, divi (sopra tutte due dive coltissime ma che accettarono di «popolarizzarsi»: Lyubov? Orlova e Marina Ladynina), sceneggiatori, direttori della fotografia e scenografi-costumisti che operavano all?interno di un sistema industriale saldissimo, sondandone i margini più estremi (e che dunque puntualmente furono accusati di «formalismo» e «cosmopolitismo»), o scatenando, attraverso la commedia satirica, una lettura critica della società dell’epoca (alcuni film, dunque, sono finiti all’indice).

Il lavoro di restauro e riproposta della Biennale di Venezia, dopo i cantieri avviati con la Storia Segreta del Cinema Italiano e la Storia Segreta del Cinema Asiatico, continuerà dunque anche per il 2006.La scelta dei 18 film ha privilegiato, accanto alle due ?colonne portanti? del cinema musicale (Grigorij Aleksandrov e Ivan Pyr?ev, entrambi allievi e collaboratori di Ejzenstein), le pellicole che sono state poco o mai viste persino in patria, come Cheriomushki di Gerbert Rappaport musicato da Dmitrij Shostakovich, o Salvate l?uomo che annega! di Pavel Arsenov, che costò al regista ?la condanna? all?archivio. Fin dall?inizio i musical sovietici hanno conquistato l?attenzione degli studiosi stranieri, incontrando, in alcune rare occasioni, anche reazioni entusiastiche nelle loro proiezioni festival. La combriccola allegra di Grigorij Aleksandrov aveva trionfato a Venezia nel 1934. Solo un paio d?anni dopo l?uscita di questo film, il jazz (elemento portante della pellicola di Aleksandrov, con la band di Leonid Utiosov) è stato messo all?indice in Unione Sovietica. Questo destino toccò anche gli sceneggiatori e direttori della fotografia di un altro film di Aleksandrov: Volga-Volga. Eliminati dai titoli di testa i nomi scomodi, i censori non poterono però eliminare alcuni protagonisti della cultura sovietica che fecero la loro apparizione nel film (tra tutti un nome: Solomon Mihoels), poi finiti nelle prigioni staliniste alla fine degli anni Trenta. La retrospettiva ripercorre la storia della commedia musicale sovietica, un cinema in bilico tra lodi di Stalin e pericolo di gravi accuse. Una programmazione sistematica di questa portata non era stata mai tentata e non è stato mai tentato un restauro digitale,  nel frattempo molti titoli stavano diventando ormai inconsultabili.

I film della Storia Segreta del Cinema Russo 

  • Garmon? (La fisarmonica, 1934) di Igor Savchenko e Evgenij Sneider
  • Vesiolye rebiata (La combriccola allegra, 1934) di Grigorij Aleksandrov
  • Cirk(Il Circo, 1936) di Grigorij Aleksandrov
  • Bogataja nevesta (La fidanzata ricca, 1938) di Ivan Pyr?ev
  • Volga-Volga(Volga-Volga, 1938) di Grigorij Aleksandrov
  • Traktoristy (Trattoristy, 1939) di Ivan Pyr?ev
  • Muzykal?naja istoria (Una storia musicale, 1940) di Aleksandr Ivanovskij e Gerbert Rappaport
  • Svetlyj put? (La via luminosa, 1940) di Grigorij Aleksandrov
  • Svinarka i pastukh (La guardiana dei porci e il pastore, 1941) di Ivan Pyr?ev
  • V shest? chasov vechera posle vojny(Alle sei di sera dopo la guerra, 1944) di Ivan Pyr?ev
  • Vesna(La primavera, 1947) di Grigorij Aleksandrov
  • Kubanskie kazaki (I cosacchi di Kuban?, 1950) di Ivan Pyr?ev
  • Scedroe leto (Un?estate generosa, 1950) di Boris Carnet
  • Karnaval?naja noc? (La notte di carnevale, 1956) di El?dar Rjazanov
  • Nas milyj doktor (Il nostro caro dottore, 1956) di Shaker Ajmanov
  • Cheriomushki(Rione Cheriomushki, 1963) di Gerbert Rappaport
  • Sparite utopajuscego (Salvate chi annega, 1969) di Pavel Arsenov
  • Romans o vlyoblionnykh (La romanza degli innamorati, 1974) di Andrei Konchalovskij