Benjamin Tomasi

Testo critico

Una doccia è una doccia; è una specie di ‘gadget’ che facilita la vita in modo più o meno ingegnoso: l’acqua scorre sull’uomo sudato e sporco, e ciò non accade senza pressione. Qualcuno predilige la vasca, ma la vasca rallenta l’azione che può essere svolta velocemente nella doccia. La doccia è naturale per ognuno, non si pongono domande alla doccia, tranne se perde, allora è considerata fastidiosa e viene chiamato per esempio un idraulico. La doccia fa parte dell’arredamento d’interni, ma l’artista ne colloca una nella rete dei canali veneziani, dove l’acqua scorre di giorno e di notte dalla doccia artificiale. Nel canale nessuno può fare una doccia. Essa viene tolta dal suo solito ambiente e portata lontana dal luogo al quale ‘appartiene’, ed ecco che è diventata un oggetto d’esposizione. Anche così esposta funziona, come una fontana assurda nell’acqua sporca, non più purificante.

Christian Eisenberger, High Society